Fred, l'ultimo Update di Google: chi sale e chi scende

Il 2017 si è aperto con ripetuti scossoni nelle serp, partiti a febbraio e proseguiti nel mese di marzo. Gli indizi, perlomeno inizialmente, hanno fatto pensare ad un aggiornamento algoritmico riguardante la qualità dei link. Ma dopo le prime indiscrezioni circolate in Rete, è apparso chiaro che ad essere coinvolta è in realtà la qualità di siti e contenuti.
Già nel lontano 2011 Google lanciò un update chiamato Panda, il cui obiettivo era quello di migliorare la qualità dei risultati di ricerca. Il temuto algoritmo andò a colpire i siti costruiti più per la monetizzazione che per dare risposte utili all’utente. Negli ultimi anni Panda è stato aggiornato diverse volte, fino all’ultimo step.
Cosa cambia con Fred-Panda
L’ultimo aggiornamento, come detto, è mirato ad un miglioramento della qualità complessiva dei risultati delle SERP. Ad essere puniti soprattutto i siti di news, magazine informativi, siti di bufale e contenitori costruiti per la monetizzazione. Penalizzazioni e traffico in calo anche per i siti saturi di banner pubblicitari, ovvero per tutti quei contenitori le cui pagine sono di difficile lettura per l’utente. Il tutto è rientrante nella gigantesca opera di “pulizia” delle SERP che Google persegue da tanto tempo. Ecco chi rischia una penalizzazione:
- Pagine/siti con eccessiva pubblicità e che limitano la fruizione del contenuto
- Contenuti di bassa qualità, scarni e/o duplicati
- Contenuti che non soddisfano l’utente e lo spingono all’abbandono del sito in tempi rapidi (tempo di permanenza medio molto basso e frequenza di rimbalzo elevatissima)
- Abuso di affiliazioni, specie per link che non utilizzano il Dofollow
- Sovraottimizzazione on-site
Per approfondire vi consigliamo la lettura delle linee guida per i quality raters di Google (addetti al monitoraggio delle serp e alla valutazione manuale dei risultati), che tanto possono dire sulla direzione intrapresa dal motore di ricerca. Il documento completo è disponibile a questo link.
Le Linee Guida di Google in sintesi
“Your Money or Your Life”: così Google categorizza i siti, pagine e contenuti che possono incidere sulla felicità, il benessere, la salute e la stabilità finanziaria degli utilizzatori. Nello specifico:
- Pagine da cui poter effettuare transazioni commerciali
- Pagine di informazioni finanziarie (mutui, investimenti, prestiti)
- Pagine che forniscono informazioni mediche
- Pagine che forniscono informazioni giuridiche
- Articoli di notizie
Questi i segnali aggiuntivi per le pagine di News valutabili come di bassa qualità:
- Siti che imitano altri siti molto noti
- Siti che contengono contenuti inesatti, costruiti unicamente per la monetizzazione
- Siti che creano disinformazione
- Siti con teorie di cospirazione o fake news
- Siti che presentano notizie scientifiche di scarsa attendibilità
- Siti che promuovono odio o violenza
Sempre nelle Linee Guida, Google indica esempi di siti di news da valutare come di bassa qualità. Contengono:
- Titoli fuorvianti che non riflettono il reale contenuto della pagina (clickbait)
- Contenuti poco o per niente utili per l’utente
- Scarsa qualità di scrittura
- Mancanza di citazioni/link alle fonti
- Advertising fastidioso per la lettura
Vediamo ora cosa è successo in Italia e quali conseguenze ha avuto Fred nel nostro paese.
Chi sale
Sono premiati siti e portali autorevoli, già leader dell’editoria offline come La Repubblica, Il Messaggero, La Gazzetta. In salita anche i due giganti dell’e-Commerce e-Bay e Amazon.
Chi scende
Tra le vittime dell’aggiornamento tutti i siti il cui profilo non corrisponde al livello di qualità oggi richiesto da Google, siti e magazine non autorevoli e siti di fake news. Ma non solo. Alcuni siti e portali consolidati da anni hanno visto dimezzare il loro traffico: tra gli esempi più clamorosi Blastingnews.com, IlSussidiario.net e Forexinfo.it. Contenitori il cui andamento è letteralmente precipitato, come ci mostrano le statistiche di gennaio-marzo (Dati Similarweb):

I nostri Consigli
In attesa di conoscere e testare meglio le conseguenze a lungo termine degli ultimi aggiornamenti, ecco alcuni accorgimenti da prendere in considerazione per non incappare in una penalizzazione:
- Scrivi contenuti originali
- Evita contenuti troppo brevi
- Evita, se puoi, notizie/informazioni già presenti su decine di altri siti
- Cita/linka le fonti
- Non scrivere contenuti utili alla monetizzazione, scrivi contenuti utili all’utente
- Evita titoli clickbait (specie se l’informazione presente nel tuo contenuto non mantiene le aspettative)
- Non pubblicare notizie se non sei certo/a dell’attendibilità della fonte
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